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Che cos'è l'XML?

L’XML (eXtensible Markup Language) è un linguaggio che si basa sulla formattazione del testo puro (markup) per la creazione di etichette personalizzate (tag) personalizzate e che hanno una loro gerarchia, quindi, semplifica il linguaggio SGML (Standard Generalized Markup Language).

Premessa storica

Negli anni 90, ci siamo ritrovati, come utenti, a subire passivamente una guerra fra quelle che all’epoca erano considerati dalla W3C i titani dei motori di ricerca del W3.

Non si prendevano in considerazione le potenzialità della UXD (user experience design) del web ma ci si soffermava solo alla stretta definizione del linguaggio HTML (Hiper Text Markup Language) senza condividerlo; mancava uno standard universale.

Intervenne la W3C (World Wide Web Corsortium) delineando un prontuario, ufficiale ed universale, del codice HTML riscrivendo le regole del web. Nel corso del lavoro, emerse l’esigenza di delineare un nuovo linguaggio che riuscisse a trasferire le regole tipografiche utilizzate per la carta stampata.

Esisteva già un linguaggio del genere, il SGML (Standard Generalized Markup Language) e, proprio da questo, è derivato il linguaggio XML. Durante i lavori, si resero conto che il linguaggio XML poteva essere utilizzato anche in altri settore digitali. Alla fine degli anni novanta uscì la prima stesura ufficiale.

Il metalinguaggio XML è supportato dal sistema di codifica UNICODE (UTF-8); in poche parole la Unicode Consortium, fondata da diverse multinazionali a livello mondiale nel settore informatico. con interesse nel trattamento informatico dei testi in lingue diverse, ha creato sistemi di codifica che permettono di trasformare i caratteri per la scrittura digitale in valori numerici univoci indipendenti dalla lingua, dalla piattaforma informatica e dal programma utilizzato.

XML per fatturazione elettronica

Con l’introduzione della fatturazione elettronica nel nostro Paese, l’Agenzia delle Entrate ha deciso di adottare proprio lo standard XML.

Non è quindi possibile inviare allo SdI una fattura elettronica che non soddisfi questo formato.

Tra le tante informazioni che trovano spazio nella fattura elettronica e, quindi, nel XML figurano:

  • data emissione;
  • numero progressivo univoco;
  • ditta;
  • denominazione o ragione sociale;
  • nome e cognome;
  • domicilio dei soggetti (cedente/prestatore e cessionario/committente);
  • rappresentante fiscale;
  • ubicazione della stabile organizzazione di soggetti non residenti;
  • numero di partita IVA (cedente/prestatore e cessionario committente);
  • numero di identificazione IVA attribuito ad uno Stato membro della UE;
  • codice fiscale se non si agisce come esercizio d’impresa;
  • natura;
  • qualità;
  • quantità;
  • corrispettivi;
  • dati utili per la determinazione della base imponibile anche in caso di sconto, premio o abbuono;
  • aliquota;
  • dati dei veicoli nuovi se ceduti nella UE;
  • annotazione se effettuata da una terza figura;
  • informazioni richieste dallo SDI per l’invio (allegato A del d.m. 55 del 03/04/2013).

Per avere una lista completa di tutti i campi fattura che possono essere inseriti nel XML e per conoscere la struttura che deve rispettate l’XML, al fine di essere considerato una fattura elettronica valida, vi rimandiamo al sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.