Che cos’è il cespite?
Il cespite (asset) è un bene con vita utile pluriennale (per questo motivo soggetto ad ammortamento), messo a disposizione dell’azienda e impiegato nel processo produttivo. In bilancio, il suo valore viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali o immateriali.
Ha un valore in valuta e può essere convertito in denaro liquido quindi liquidabile o dotato di liquidità.
Per le società di persone o di capitale il cespite può essere conferito in sede di costituzione di una società sia come capitale sociale (previa valutazione scritta e depositata) sia in godimento pur restando di proprietà di uno dei soci. La normativa è diversa per le S.p.A..
Materiali e immateriali
I cespiti materiali sono quelli tangibili, si possono toccare o vedere come:
- i macchinari;
- gli impianti;
- gli automezzi;
- i computer;
- gli immobili.
I cespiti immateriali, o intangibili, si dividono in:
- finanziari: le azioni e le obbligazioni oppure i titoli di credito e debito emessi da una società in cerca di fondi (equity) scambiati in OTC (Over The Counter) se esiste una quotazione in borsa (debt financing o equity financing);
- non finanziari: i software e i brevetti, i brand o marchi o semplicemente le licenze di utilizzo.
I cespiti finanziari si dividono, a loro vola, in quattro categorie:
- correnti: risorse a breve termine da liquidare o convertire entro un anno tenendo presente il deprezzamento o la svalutazione e, in questo caso, si deve registrare sia il costo originale che quello attuale;
- intangibili;
- finanziari acquisiti da altre società tramite l’acquisto;
- fissi o non correnti (beni capitali) cioè le risorse a lungo termine (PPE - Property, Plant and Equipment).
I cespiti correnti si calcolano sommando:
Cespite = C + CE + I + AR + MS + PE + OLA
Dove:
- C (Cash);
- CE (Cash Equivalents);
- I (Inventory);
- AR (Accounts Receivable);
- MS (marketable securities);
- PE (Prepaid Expenses);
- OLA (Other Liquid Assets).
Vengono registrati nel libro dei cespiti e divisi per anno di acquisto.