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Che cos’è il bilancio di esercizio?

Il bilancio di esercizio è un insieme di documenti contabili, complementari fra loro, che ogni azienda deve redigere alla fine di ogni esercizio: situazione patrimoniale, finanziaria e risultato economico d’esercizio.

Secondo vari articoli del Codice Civile l’impresa deve redigere il documento periodicamente e rispettare:

  • il principio di valutazione;
  • il principio della prudenza;
  • il principio di realizzazione;
  • il principio di competenza.

Scrivere il bilancio

Redigere il bilancio consente di:

  • perseguire gli obblighi contabili e fiscali secondo il Codice Civile;
  • mettere le informazioni inerenti all’impresa a disposizione di operatori sia interni che esterni.

Prima di iniziare la scrittura del documento l’impresa deve:

  • redigere l’inventario d’esercizio;
  • registrate tutte le operazioni di trasformazione dei valori di conto in valori di bilancio (scritture di assestamento);
  • determinare il saldo dei conti;
  • redigere la situazione contabile;
  • chiudere i conti nel conto economico di fine anno;
  • chiudere i conti nello stato patrimoniale.

Quindi, questi passaggi portano alla scrittura e, successivamente, alla chiusura dello stato patrimoniale (SP), del conto economico (CE), della nota integrativa (NI), del rendiconto finanziario (RF) e, volendo, anche della relazione sulla gestione.

Relazione sulla gestione

La relazione sulla gestione è un documento integrativo che completa gli altri documenti obbligatori.

La relazione deve contenere un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione societaria, dell’andamento e del risultato della gestione.

È un documento che pone l’attenzione sui costi, sui ricavi e sugli investimenti descrivendo i principali fattori di rischio cui la società è esposta.

Il documento contiene indicazioni sulle attività d’investimento (ricerca e sviluppo); sui rapporti con imprese collegate, controllate e controllanti; sul numero e il valore nominale delle azioni proprie (incluse quelle alienate nel corso dell’esercizio) e i fatti di rilievo avvenuti dopo la data di chiusura del bilancio; l’evoluzione prevedibile della gestione.

Registro delle voci in bilancio

Tutte le voci contabilizzate sono scritte mediante la partita doppia nel libro giornale mentre, i sotto conti sono inseriti nel piano dei conti.

Il piano dei conti è composto da livelli aggregativi e classificativi tipo:

  • gruppi;
  • mastri;
  • conti;
  • sotto conti.

Principi di scrittura del bilancio

Il Codice Civile sancisce i seguenti principi di scrittura contabile da osservare:

  1. Continuità;
  2. Forma;
  3. Prudenza;
  4. Competenza;
  5. Separazione;
  6. Onestà.

Per onesta intellettuale li riportiamo così come sono stati scritti

Continuità

La valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività.

La rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto della sostanza dell’operazione o del contratto.

Quindi le valutazioni non devono essere come se si volesse liquidare il patrimonio ma tenendo presente le future evoluzioni dei beni soggetti alla valutazione.

Forma

Si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell’esercizio.

prudenza

Si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio, indipendentemente dalla data dell’incasso o del pagamento.

Quindi per la determinazione del reddito si devono contabilizzare:

  • sia le perdite che gli oneri (anche incerti e presunti);
  • i componenti positivi realizzati alla chiusura dell’esercizio.

Non si deve contabilizzare l’utile derivato dagli incrementi patrimoniali se non sia certi ne durevoli.

E si deve tener conto dei rischi e delle perdite anche se postumi alla chiusura.

Competenza

Si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo.

Si deve tener conto dei costi e dei ricavi imputabili economicamente all’esercizio.

I costi sono quelli maturati nell’esercizio relativi a beni e servizi utilizzati mentre i ricavi sono quelli maturati nell’esercizio e hanno avuto il correlativo costo.

Separazione

Gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente.

Onestà

I criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all’altro.

Struttura del documento

Come dicevamo all’inizio, il bilancio si compone dei seguenti documenti:

  1. Stato patrimoniale (SP);
  2. Conto economico (CE);
  3. Nota integrativa (NI);
  4. Rendiconto finanziario (RF).

Stato patrimoniale (*SP*)

È quel documento che definisce la situazione patrimoniale ad una certa data.

Il documento viene diviso in sezioni contrapposte con le voci in attivo a sinistra (investimenti) e, in passivo, a destra (finanziamenti).

Tra le attività in positivo, troviamo la liquidità immediata e differita, le rimanenze tecniche ovvero quelle materiali e immateriali e le immobilizzazioni finanziarie (attività fisse o immobilizzate).

Tra le attività in negativo, troviamo le passività a breve, media e lunga scadenza, il capitale sociale, le riserve e l’utile.

Il capitale sociale viene conferito dai soci alla società e viene impiegato nelle attività del business; è completamente capitale di rischio perché può essere totalmente perso oppure, in presenza di utili, aumentato.

Conto economico (*CE*)

È il documento dove si registrano i ricavi e i costi di competenza.

Viene scritto in modo scalare e le voci vengono classificate in base alla loro natura; si divide in quattro parti:

  • valore di produzione;
  • costi di produzione;
  • proventi e oneri finanziari;
  • rettifica dei valori sull’attività finanziaria e sul risultato d’esercizio.

Nota integrativa (*NI*)

È un documento analitico che integra tutte le informazioni contenute nello stato Patrimoniale e nel conto Economico; arricchisce il documento di dettagli che aiutano a comprendere i dati esposti nei prospetti numerici del bilancio.

Rendiconto finanziario (*RF*)

Ha lo scopo di evidenziare l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide prese dall’inizio e alla fine dell’esercizio, i flussi finanziari dell’attività operativa, d’investimento, di finanziamento e, in alcuni casi, anche le disponibilità dei soci.

È una fotografia sulla salute aziendale; illustra, attraverso i movimenti in entrate e/o in uscita, le cause sulle variazioni finanziarie subite in un determinato periodo di tempo.

Bilancio d’esercizio internazionale

Esistono alcuni standard contabili internazionali anche se molti Paesi preferiscono utilizzare i loro sistemi.

Le società per azioni quotate in borsa devono redigere il bilancio trimestrale e, successivamente, devono sottoporlo ad un’agenzia di audit per il controllo e la certificazione; questo dovrebbe prevenire i cosiddetti bilanci truccati.

Dal 2006 l’Unione Europea ha obbligato i Paesi membri ad adottare i principi contabili internazionali della IFRS (International Financial Reporting Standards).

L’entrata in vigore dell’IFRS risale al 1° gennaio 2019.