Che cos’è la data di emissione di una fattura?
La data di emissione di una fattura è un riferimento temporale che coincide con il giorno in cui la partita IVA invia la fattura per il cliente; nel processo della fatturazione elettronica, la data di emissione, coincide con l’invio della fattura allo SdI (Sistema di Interscambio).
In tutti i documenti fiscali, la data è molto importante perché ne stabilisce il momento di emissione e, sotto l’aspetto contabile ne evidenzia la cronologia rispetto ad altri documenti dello stesso tipo.
In particolare è importante, nell’ambito della fatturazione, perché il pagamento dell’IVA si calcola dal momento dell’emissione di una fattura.
La data di emissione in contabilità
La data di emissione è un dato fondamentale per la regolarizzazione della cassa e, in base alla data riportata sul documento, la partita IVA può decidere come registrare il documento stesso secondo:
- il principio di cassa: sono valutati, all’interno del bilancio, solo i costi e i ricavi realmente pagati e incassati;
- il principio di competenza: sono valutati all’interno del bilancio tutti i costi e i ricavi di competenza dell’anno di bilancio a prescindere da quando sono stati contabilizzati.
Infatti, i due metodi contabili permettono di analizzare i documenti fiscali nel momento della registrazione (competenza) oppure, nel momento del saldo (cassa).
Per la fatturazione elettronica
Nei documenti elettronici come la fattura elettronica, la parcella elettronica e la nota di credito elettronica la data di emissione non coincide con la data di ricezione.
Con i documenti cartacei, le due date, coincidevano sempre.
Lo scollamento temporale ha modificato il diritto di detrazione dell’IVA: detrarre le imposte dalle fatture passive pagate ai fornitori e addebitare le imposte sulle fatture attive al cliente finale.
Questo scollamento avviene perché, sul documento emesso, la data viene intesa come la data in cui la partita IVA invia l’XML (eXtensible Markup Language) allo SdI (Sistema di Interscambio), tramite codice destinatario o PEC (Posta Elettronicsa Certificata).
Il documento è valido, ai fini fiscali, quando viene accettato dallo SdI (Sistema di Intercambio); in caso di scarto, il documento non è ritenuto valido ai fini fiscali.