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XML di una fattura elettronica

Far capire come emettere fatture elettroniche è una problematica frequente che i commerciali, tributaristi, esperti contabili e ragionieri affrontano con i loro clienti, le partite IVA, giornalmente.

Fino ad oggi inviare una fattura ad un cliente era la cosa più semplice dell’intero processo di fatturazione; bastava una e-mail, un testo cordiale ed il gioco era fatto.

Molti utilizzavano e utilizzano ancora programmi come excel o word per preparare la propria fattura, inserire intestazioni colorate, loghi, certificazioni, ecc.

Emettere una fattura elettroniche non permetterà di farlo perché questo formato, che vedete in basso, sarà il solo ad essere accettato dal punto di vista fiscale.

<p:FatturaElettronica xmlns:ds="http://www.w3.org/2000/09/xmldsig#" xmlns:p="http://ivaservizi.agenziaentrate.gov.it/doc/xsd/fatture/v1.2" xmlns:xsi="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance" versione="FPA12" xsi:schemaLocation="http://ivaservizi.agenziaentrate.gov.it/doc/xsd/fatture/v1.2 http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/sdi/fatturapa/v1.2/Schema_del_file_xml_FatturaPA_versione_1.2.xsd">
<script/>
<FatturaElettronicaHeader>
<DatiTrasmissione>
<IdTrasmittente>
<IdPaese>IT</IdPaese>
<IdCodice>01234567890</IdCodice>
</IdTrasmittente>
<ProgressivoInvio>00001</ProgressivoInvio>
<FormatoTrasmissione>FPA12</FormatoTrasmissione>
<CodiceDestinatario>AAAAAA</CodiceDestinatario>
</DatiTrasmissione>
<CedentePrestatore>
<DatiAnagrafici>
<IdFiscaleIVA>
<IdPaese>IT</IdPaese>
<IdCodice>01234567890</IdCodice>
</IdFiscaleIVA>
<Anagrafica>
<Denominazione>ALPHA SRL</Denominazione>
</Anagrafica>
<RegimeFiscale>RF19</RegimeFiscale>
</DatiAnagrafici>
<Sede>
<Indirizzo>VIALE ROMA 543</Indirizzo>
<CAP>07100</CAP>
<Comune>SASSARI</Comune>
<Provincia>SS</Provincia>
<Nazione>IT</Nazione>
</Sede>
</CedentePrestatore>
<CessionarioCommittente>
<DatiAnagrafici>
<CodiceFiscale>09876543210</CodiceFiscale>
<Anagrafica>
<Denominazione>AMMINISTRAZIONE BETA</Denominazione>
</Anagrafica>
</DatiAnagrafici>
<Sede>
<Indirizzo>VIA TORINO 38-B</Indirizzo>
<CAP>00145</CAP>
<Comune>ROMA</Comune>
<Provincia>RM</Provincia>
<Nazione>IT</Nazione>
</Sede>
</CessionarioCommittente>
</FatturaElettronicaHeader>
<FatturaElettronicaBody>
<DatiGenerali>
<DatiGeneraliDocumento>
<TipoDocumento>TD01</TipoDocumento>
<Divisa>EUR</Divisa>
<Data>2017-01-18</Data>
<Numero>123</Numero>
<Causale>LA FATTURA FA RIFERIMENTO AD UNA OPERAZIONE AAAA BBBBBBBBBBBBBBBBBB CCC DDDDDDDDDDDDDDD E FFFFFFFFFFFFFFFFFFFF GGGGGGGGGG HHHHHHH II LLLLLLLLLLLLLLLLL MMM NNNNN OO PPPPPPPPPPP QQQQ RRRR SSSSSSSSSSSSSS</Causale>
<Causale>SEGUE DESCRIZIONE CAUSALE NEL CASO IN CUI NON SIANO STATI SUFFICIENTI 200 CARATTERI AAAAAAAAAAA BBBBBBBBBBBBBBBBB</Causale>
</DatiGeneraliDocumento>
<DatiOrdineAcquisto>
<RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea>
<IdDocumento>66685</IdDocumento>
<NumItem>1</NumItem>
<CodiceCUP>123abc</CodiceCUP>
<CodiceCIG>456def</CodiceCIG>
</DatiOrdineAcquisto>
<DatiContratto>
<RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea>
<IdDocumento>123</IdDocumento>
<Data>2016-09-01</Data>
<NumItem>5</NumItem>
<CodiceCUP>123abc</CodiceCUP>
<CodiceCIG>456def</CodiceCIG>
</DatiContratto>
<DatiConvenzione>
<RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea>
<IdDocumento>456</IdDocumento>
<NumItem>5</NumItem>
<CodiceCUP>123abc</CodiceCUP>
<CodiceCIG>456def</CodiceCIG>
</DatiConvenzione>
<DatiRicezione>
<RiferimentoNumeroLinea>1</RiferimentoNumeroLinea>
<IdDocumento>789</IdDocumento>
<NumItem>5</NumItem>
<CodiceCUP>123abc</CodiceCUP>
<CodiceCIG>456def</CodiceCIG>
</DatiRicezione>
<DatiTrasporto>
<DatiAnagraficiVettore>
<IdFiscaleIVA>
<IdPaese>IT</IdPaese>
<IdCodice>24681012141</IdCodice>
</IdFiscaleIVA>
<Anagrafica>
<Denominazione>Trasporto spa</Denominazione>
</Anagrafica>
</DatiAnagraficiVettore>
<DataOraConsegna>2017-01-10T16:46:12.000+02:00</DataOraConsegna>
</DatiTrasporto>
</DatiGenerali>
<DatiBeniServizi>
<DettaglioLinee>
<NumeroLinea>1</NumeroLinea>
<Descrizione>DESCRIZIONE DELLA FORNITURA</Descrizione>
<Quantita>5.00</Quantita>
<PrezzoUnitario>1.00</PrezzoUnitario>
<PrezzoTotale>5.00</PrezzoTotale>
<AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA>
</DettaglioLinee>
<DatiRiepilogo>
<AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA>
<ImponibileImporto>5.00</ImponibileImporto>
<Imposta>1.10</Imposta>
<EsigibilitaIVA>I</EsigibilitaIVA>
</DatiRiepilogo>
</DatiBeniServizi>
<DatiPagamento>
<CondizioniPagamento>TP01</CondizioniPagamento>
<DettaglioPagamento>
<ModalitaPagamento>MP01</ModalitaPagamento>
<DataScadenzaPagamento>2017-02-18</DataScadenzaPagamento>
<ImportoPagamento>6.10</ImportoPagamento>
</DettaglioPagamento>
</DatiPagamento>
</FatturaElettronicaBody>
</p:FatturaElettronica>

Non proprio bellissimo!

La fattura elettronica ha introdotto un terzo attore; si tratta dell’Agenzia delle Entrate.

Se quindi fino ad oggi il processo di fatturazione prevedeva il seguente paradigma: "Mittente > Fattura > Destinatario", dal 1° gennaio 2019 questo processo muterà, visto che si aggiungerà, il Sistema di Interscambio.

Si è passati a "Mittente > Fattura elettronica > SdI > Destinatario".

Se vi state chiedendo se questo nuovo processo comporta di inviare la fattura elettronica al Sistema di Interscambio, la risposta è SI.

Sarà compito del cervellone elettronico controllare i dati della fattura e successivamente consegnarla al cliente; non a caso dopo che avrete inviato la fattura al Sistema di Interscambio questa risulterà emessa.

Diversamente una fattura non inviata attraverso il Sistema di Interscambio risulterà non emessa. Sorge un punto domanda: come invio la fattura elettronica al SdI?

Invio allo SdI

Quello che segue è un concetto che dovrete necessariamente fare vostro. Le modalità di invio sono varie ma, per praticità, menzioneremo le tre principali:

  1. potrete spedirla allo SdI tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) dopo averla firmata digitalmente;
  2. utilizzare un moderno gestionale di fatturazione che le invierà per nome e per conto vostro utilizzando un apposito canale telematico via internet accreditato e messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate;
  3. registrarvi al servizio web gratuito Fatture e Corrispettivi disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, con i suoi pregi ed i suoi limiti.

Emettere una fattura elettronica B2B o B2C

Vediamo quali sono le differenze tra questi diversi tipi di attori.

B2B

Nel primo caso il corretto invio al SdI è considerato dalla legge come corrispondente all’invio al cessionario/committente, rispetto al quale non siete obbligati a compiere altre attività di trasmissione.

In breve, potrete, se vorrete, inviare al vostro cliente una copia della fattura in XML o una comunicazione dell’avvenuta emissione.

Il motivo risiede nel fatto che in questi casi il destinatario, essendo a sua volta una partita IVA, riceverà la fattura direttamente sulla sua PEC o sul suo canale accreditato.

La procedura sarà diversa solo nel caso in cui il cessionario/committente non abbia comunicato la PEC o il codice destinatario del canale accreditato o nel caso che il Sistema di Interscambio vi dovesse comunicare (tramite l’apposita ricevuta di "impossibilità di recapito MC") che l’invio al ricevente della fattura - seppur corretta - non è stato possibile per cause tecniche.

In questa ipotesi, una volta trasmessa la fattura dovrete comunicare al destinatario di aver provveduto ad emettere la fattura elettronica che potrà visionare nell’apposita area riservata all’interno del portale dell’Agenzia delle Entrate (accessibile con SPID, CNS o mediante Fiscoonline) e consegnargli una copia elettronica o cartacea della fattura.

B2C

Nel caso in cui il destinatario della fattura sia invece un Consumatore finale, dovrete inviare la fattura elettronica in formato XML al SdI, questa sarà sempre considerata la vera ed unica emissione ai fini fiscali.

Al contempo però dovrete consegnare una copia della fattura elettronica in formato elettronico o cartaceo e contestualmente comunicare che la vera fattura è messa a disposizione nell’area riservata sul portale dell’Agenzia delle Entrate.

Per concludere, come si può notare nel caso che il vostro cliente sia un consumatore finale, la legge impone di default un’attività accessoria di cortesia che però, in sostanza, è un vero e proprio ulteriore obbligo, che si aggiunge a quello dell’invio della fattura elettronica.

Regole per l’invio tramite SdI

A prescindere dal destinatario delle fatture elettroniche è necessario ricordare che all’interno del file XML bisognerà valorizzare il campo Codice Destinatario.

Tale codice destinatario è formato da 7 caratteri alfanumerici o dall’indirizzo PEC.

Tuttavia esistono casi particolari, ecco come comportarsi:

  • se si valorizzasse l’indirizzo PEC come codice destinatario ma la PEC fosse piena: in questo caso il Sistema di Interscambio genera una ricevuta di impossibilità di recapito. Il Mittente della fattura dovrà comunicare al destinatario (con mezzi di comunicazione diversi dallo SdI) che la fattura si trova all’interno della sua area riservata in Fatture e Corrispettivi;
  • Nessun codice o PEC comunicata: è possibile creare la fattura elettronica inserendo il codice convenzionale formato da sette zeri (0000000);
  • Consumatore finale: anche in questo caso è possibile creare la fattura inserendo il codice convenzionale 0000000 e valorizzare il campo relativo al codice fiscale. In questo modo il cliente troverà la sua fattura elettronica nell’area riservata in Fatture e Corrispettivi;
  • Regime agevolato: inserire il codice convenzionale 0000000 valorizzando il campo partita iva. Anche in questo caso il cliente troverà la sua fattura elettronica nell’area riservata in Fatture e Corrispettivi.

Emettere fatture elettroniche diventerà, presto, uno standard e come ogni processo sarà facilmente gestibile grazie alle tecnologie disponibili sul web.