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Programma di affiliazione

Schema di affiliazione

Programma di affiliazione a valore aggiunto

È tra i canali di marketing con il guadagno più affidabile ad alto valore e con i rischi di investimento più bassi.

Il programma di affiliazione può essere a valore aggiunto quando consente di intercettare il traffico anche in situazioni in cui c’è un canale nei KPI (Key Performance Indicators) della strategia SEO (Search Engine Optimization), si viene bannati dai social media o i dati (ad esempio email e SMS) nel database vengano distrutti o cancellati.

In questo canale è importante utilizzare la giusta terminologia (gergo):

  • Affiliato (editore): persona, azienda o entità che promuove un marchio, un servizio o un prodotto in base alle prestazioni;
  • Rete di affiliazione: una piattaforma di tracciamento che tradizionalmente ospita negozi di e-commerce con più prodotti, moduli di lead singoli o multipli per SaaS (Software as a Service), fornitori di servizi, aggregatori o servizi e guadagna denaro attraverso “commissioni di over-ride” (tipo di accordo di remunerazione comunemente utilizzato nelle organizzazioni di vendita, in particolare nelle società di marketing multilivello - MLM - o di vendita diretta) sulle transazioni e commissioni annuali per l’utilizzo del software;
  • Programma di affiliazione (Schema di affiliazione): un negozio, un fornitore di servizi o un’azienda e un aggregatore che paga altre persone, aziende o gruppi per promuovere la propria offerta con un modello di pagamento misto o di condivisione dei ricavi;
  • CPA network (Rete CPA): intermediario tra un inserzionista e un editore ed è simile a una rete di affiliazione, ma offre singole offerte o più offerte private per un tipo di offerta (ad esempio su long-form, lead form o landing page);
  • Offerta: solitamente è presente nelle CPA network, non nelle reti di affiliazione, e si identifica come un’offerta a un servizio commissionabile, un pacchetto o una generazione di lead calcolando il relativo CPA (Cost per Action);
  • OPM (Online Presence Management): questa figura è nota anche come società di gestione delle affiliate, consulente o agenzia di marketing di affiliazione ed è specializzato nella gestione di programmi esternalizzati;
  • Intento di acquisto (o conversione): comunemente utilizzato per definire dove si trova la persona nel suo percorso di acquisto;
  • Divulgazioni AGCM: si tratta di divulgazioni pubblicitarie, di approvazione e di relazioni che la AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) richiede quando si promuove un prodotto, un servizio, un marchio o un’app per ricevere una qualche forma di compenso.

Per valore aggiunto si intende il livello di influenza che un’interazione ha sulla decisione di acquisto e può essere:

  • Alto valore: partner che introducono nuovi utenti al brand e hanno il loro traffico. Senza questo partner, il brand non otterrebbe visibilità al pubblico né avrebbe vendite.
  • Valore medio: questo punto di contatto può essere una recensione che aiuta a convincere un cliente a convertirsi o a far tornare un cliente che non sapeva che il marchio offriva il prodotto o il servizio o che aveva dimenticato l’esistenza del marchio.
  • Basso valore: un’interazione che probabilmente si sarebbe verificata senza il partner, ma in cui c’è stato almeno un certo livello di influenza;
  • Nessun valore: Quando un affiliato ha un punto di contatto che non influenza la decisione ma prende una commissione. Ciò include codici coupon che trapelano da influencer o partnership, alcuni punti di contatto di fine e metà vendita tramite estensioni del browser e siti Web (inclusi i mass media).

Per lanciare o costruire un programma di affiliazione è importante stabilire gli obiettivi e le aspettative.

Come abbiamo definito prima gli affiliati sono soggetti terzi (persone fisiche e/o giuridiche) oppure strumenti che divulgano, o ti permetto di divulgare, il programma di affiliazione, questi possono operare in ambito:

  • pubblicitario: software che visualizzano un annuncio pubblicitario, richiedono un’azione fisica (ad esempio un click), richiedono (inserire) o rilasciano un codice coupon oppure consentono l’interazione con un utente;
  • applicativo: programmi che spesso pubblicano annunci al loro interno e offrono incentivi;
  • blogger: creatori di contenuti che realizzano articoli a pagamento sui servizi e prodotti promuovendo un’azione da parte del lettore volta al tuo sito;
  • browser (estensione): in questo caso parliamo delle estensioni del browser il cui scopo è, ad esempio, impostare un cookie di affiliazione, un evento di tracciamento per intercettare i consumatori al momento del pagamento, appena prima che accedano ad una pagina web, sovrascrivono altri codici di tracciamento sugli iscritti ad una newsletter, gli annunci PPC (Pay Per Click), ai risultati SEO (Search Engine Optimization).

Ma i programmi di affiliazione si possono sviluppare tramite:

  • co-branding (offerte): in questo caso si parla di partnership tra diversi soggetti per offrire vantaggi o promozioni in co-branding (tra due o più aziende);
  • confronto: mostra e suggerisce ai consumatori come e cosa scegliere tra marchi, prodotti, servizi o upgrade e downgrade utilizzando, a volte in modo esplicito, frasi “mid-funnel” (ad esempio “Marchio X contro marchio Y”, “Alternative al marchio Z” e “Quale azienda è migliore, D o E?”)
  • coupon: sono codici sconto che vengono forniti (online e offline) durante la procedura di pagamento per incentivare un successivo acquisto (offrire un vantaggio futuro). Questa procedura nel mondo nel “offline” può essere integrata con programmi per la raccolta dati (ad esempi iscrizione al club, alla newsletter, rilascio dei propri dati per comunicazioni varie o rilevamenti del mercato) mentre nell’“online” permette, oltre ad avere le stesse integrazioni del “offline”, di essere facilmente integrata, ad esempio con:
    • modelli di traffico e vendite;
    • tassi di conversione;
    • tempi di chiusura;
  • e-mail: sia per l’“online” che l’“offline” entrare in possesso dell’email del cliente o del soggetto interessato consente di costruire una relazione futura che consente di sviluppare delle strategie di direct marketing (marketing a risposta diretta);
  • media autorevoli: sfruttare il concetto di fiducia e autorevolezza attribuito dai fruitori del tuo settore economico a determinati soggetti per associare il proprio brand a questo (ad esempio tramite link, articoli, pagine specifiche, ecc.), acquisendo parte e indirettamente di quella fiducia e autorevolezza;
  • Strumenti di monetizzazione: sono strumenti che consento la monetizzazione in ambito del co-branding (ad esempi in fase di chiusura del processo di vendita la società che mette a disposizione lo strumento per il pagamento riceve una percentuale sul pagamento);
  • Newsletter: è uno strumento di supporto alla e-mail in cui si offre una serie di contenuti gratuiti a chi rilascia i propri dati (ad esempio l’email oppure il proprio indirizzo fisico);
  • Podcast: sono trasmissione video mandate in onda nel “offline” dove all’interno del palinsesto della puntata vengono divulgati messaggi promozionali;
  • PPC (Pay Per Click): è un’attività di marketing unattached in cui si sfrutta la notorietà del media per inserire un proprio click (ad esempio nei motori di ricerca con la pubblicità a pagamento);
  • rivenditori: nella fase di chiusura di un rapporto si invia (tramite email oppure fisicamente come ad esempio via telefono o posta) una comunicazione in cui vengono fatte ulteriori offerte per convincere il soggetto a ritornare sui suoi passi offrendo ulteriori vantaggi;
  • revisori: questa pratica ti permette di sfruttare l’autorevolezza di altri per ricevere recensioni (ad esempio Trustpilot con le sue recensioni oppure messaggi dei content creator o ancora i propri clienti tramite video recensioni);
  • Software per carrello della spesa: sfruttare la tecnologia di terzi per usare determinati processi di vendita pagando una commissione al completamento dell’acquisto (ad esempio PayPal);
  • SMS (Short Message Service): usare i provider telefonici per inviare messaggio telefonici alle persone che hanno concesso, secondo le disposizioni del GDPR (General Data Protection Regulation), l’utilizzo del loro numero telefonico per riceverle;
  • influencer: al pari dei “media autorevoli” sono persone a cui viene attribuita fiducia e autorevolezza alla loro immagine digitale e associarsi a questi soggetti consente di acquisire (totalmente o parzialmente) questi valori per divulgare il proprio programma di affiliazione;
  • streamer: sono soggetti che menzionano console, controller, snack, accessori di moda, biglietti per eventi e qualsiasi cosa correlata alla loro nicchia e alle quali è possibile associare il proprio brand;
  • widget (integrazioni tecnologiche): usare le proprie integrazioni, o quelle di terzi, per creare delle relazioni di affiliazione offrendo servizi aggiuntivi;
  • webmaster: Dai forum ai siti di destinazione, ai confronti di viaggio, alle community, ai corsi/classi e alle risorse educative, i webmaster sono la tipologia originale di affiliati e sono ancora in circolazione.
  • youtuber: sono persone che operano principalmente sulle piattaforme video e che offrono contenuti sponsorizzati menzionando lo sponsor;
  • Collaterale, materiali di marketing e attività: sono tutte quelle attività appartenenti al mondo del “offline” (brochure, cartoline, volantini, fidelity card; ecc.) che consentono di divulgare il proprio programma fisicamente;
  • affissioni: sfruttare la visibilità fisica acquistando spazi pubblicitari (cartellonistica) per comunicare e creare un contatto diretto con le persone;
  • video: creare contenuti video di demo di prodotto e/o spiegare come fare le cose e divulgarle gratuitamente sui propri canali.

Un programma di affiliazione è un canale di onboarding che richiede:

  • un incentivo (bonus) per i primi 30 o 60 giorni;
  • una serie di benvenuti che incoraggiano all’azione/interazione;
  • email di benvenuto personalizzate dal responsabile;
  • una serie di attivazioni o riattivazioni;
  • suggerimenti per aumentare le conversioni.

E non sei limitato all’email per l’onboarding pensare anche:

  • a registrazioni (ad esempio con dimostrazioni, ecc.)
  • presentazioni che illustrano il posizionamento, la strategia e la filosofia presentando il marchio;
  • un blog aziendale in cui condividere promozioni, aggiornamenti sui programmi e idee su come guadagnare con i tuoi prodotti e servizi;
  • creare gruppi privati ​​in cui i migliori talenti possono fare networking e condividere idee su come crescere insieme;
  • fornire il nome e le informazioni di contatto dell’“affiliate manager” (collegamento tra l’azienda e i suoi affiliati, garantendo una collaborazione efficace e massimizzando il successo del programma).