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Economie arretrate

Zone depresse e arretrate

È una locuzione utilizzata per indicare quelle aree (zone o regioni interne di uno stato, o singoli stati o un insieme di stati o anche un intero continente) caratterizzate da un reddito medio per abitante più basso di quello dello Stato di appartenenza o di quello di Stati o continenti economicamente più progrediti.

Vengono escluse le depressioni (durata di qualche anno) che costituiscono la fase finale dei cicli economici di un Paese, i territorî sterili (per natura o per destinazione) o inadatti all’insediamento umano, le zone a basso reddito perché naturalmente povere o derelitte per condizioni permanentemente avverse dell’ambiente (suolo e clima) e non suscettibili di uno sfruttamento più redditizio, sia pure a lunga scadenza, anche ricorrendo alle risorse più progredite della tecnica e della scienza moderna.

Il basso reddito pro-capite è una caratteristica comune a tutte le economie arretrate mentre le cause che portano ad uno stato di depressione o arretratezza sono molteplici e interdipendenti.

Le zone depresse (depressed areas) sono aree che hanno conosciuto condizioni economiche normali o di prosperità sconvolte da cause sfavorevoli di ordine economico (interno o internazionale).

Le zone arretrate (backward o under-developed areas) si valutano attraverso il confronto con i Paesi più progrediti, intensamente industrializzati, ad alto livello di vita civile e di reddito per testa e per questo è difficile misurare sinteticamente il diverso grado di sviluppo economico di un Paesi.

Le tappe del progresso economico si concretizzano con le attività primarie (agricolo-minerarie ed artigiane), le secondarie (sviluppo industriale e meccanico) e terziarie (altre forme di attività economiche come ad esempio trasporti, commercio internazionale, banca e finanza).

Le zone di bonifica sono aree suscettibili, a scadenza più o meno lunga, di incrementi sensibili di reddito tramite con l’esecuzione di grandi opere (come ad esempio i lavori di bonifica idraulica e di trasformazione fondiaria, di sistemazione e sfruttamento dei corsi d’acqua per usi agricoli e industriali, di sistemazioni montane, di industrializzazione e simili).