Azione
In ambito finanziario, è un valore mobiliare, è un titolo finanziario rappresentativo di una quota parte della proprietà di una società per azioni detenuto dall’azionista.
La quotazione di un’azione (valore nel mercato azionario) deriva dall’importanza, in termini di valore o peso economico, attribuita all’azienda e al relativo andamento del mercato di riferimento, per questi due fattori viene considerata una forma di investimento ad alto rischio finanziario maggiore perché il suo valore è mutevole nel tempo.
Nel dettaglio si distinguono i seguenti valori che possono determinare il prezzo di un’azione:
- valore nominale: relativo al capitale sociale dell’emittente;
- prezzo di emissione: uguale o maggiore del [prezzo nominale](/glossario/p/prezzo (sopra la pari);
- target price: prezzo atteso dall’emittente;
- fair value: prezzo atteso dai potenziali acquirenti e analisti, in base al prezzo corrente del mercato secondario (anche dopo il collocamento).
Le azioni possono essere privilegiate (art. 2350, comma 1 del Codice Civile) e la loro caratteristica è che attribuiscono ai titolari un diritto di priorità rispetto agli azionisti ordinari in sede di distribuzione degli utili e di rimborso del capitale allo scioglimento della società ma, a volte, non conferiscono un diritto amministrativo (diritto di voto, diritto di impugnativa delle delibere assembleari, diritto di recesso, diritto di opzione).
Il diritto amministrativo, sulle azioni privilegiate, viene conferito su delibera dell’assemblea straordinaria (organo collegiale deliberativo della S.p.A. e S.A.p.A. ed è formata dai soci o da loro rappresentanti) quando non vogliono perdere il controllo nel caso di un aumento dell’emissione delle azioni.
L’unico limite è nella configurazione del privilegio patrimoniale come previsto dal patto leonino (uno o più soci sono esclusi dalla partecipazione agli utili o alle perdite).
Le azioni ordinarie (common stock) a differenza delle privilegiate conferiscono al titolare il diritto di partecipare agli utili della società e di votare su questioni di politica aziendale e sulla composizione dei membri del consiglio di amministrazione.
I proprietari di azioni ordinarie non possiedono direttamente alcun bene della società ma una partecipazione frazionaria nella società, che a sua volta possiede le attività; hanno la priorità più bassa nel ricevere i pagamenti dalla società (non possono ricevere dividendi fino a quando la società non ha adempiuto agli obblighi relativi alle azioni privilegiate emesse e ricevono distribuzioni in liquidazione solo dopo che gli obbligazionisti, i creditori, i dipendenti e i proprietari di azioni privilegiate sono stati pagati).
In fase di liquidazione tramite fallimento gli azionisti ordinari in genere non ricevono nulla.