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Project manager

Responsabile di progetto

È una locuzione utilizzata per indicare, nell’organizzazione aziendale (struttura interna dell’impresa ed è orientata al perseguimento degli obiettivi aziendali), il ruolo di responsabile unico del PMO (Project Management Office) e si occupa esclusivamente della gestione operativa (avvio, pianificazione, esecuzione, controllo e chiusura di un progetto) facendo ricorso a tecniche e metodi di project management.

Il project manager, o anche detto “responsabile di progetto”, può essere un rappresentante del committente, un dipendente o un consulente della società/organizzazione incaricata di realizzare il progetto (in diversi casi ne esiste uno per parte, ciascuno con responsabilità di progetto verso la propria parte) assicurando il rispetto dei costi, dei tempi, della qualità concordati e il raggiungimento della soddisfazione del committente.

I compiti del project manager si possono dividere in due aree:

  • area operativa: riguarda le proprie hard skills che gli consentono di adottare le metodologie, gli strumenti e le tecniche di lavoro per la realizzazione degli obiettivi progettuali;
  • area relazionale: riguarda le proprie soft skills da adottare nelle “dinamiche interpersonali” e di comunicazione.

Il project manager non è un “progettista” ma il responsabile del progetto (risorsa specializzata nel guidare il team di progetto) e questo richiede ottime competenze organizzative e metodologiche con capacità di problem solving, di leadership (direzione o comando o guida) e comunicazionali ma non necessariamente una profonda conoscenza tecnica del progetto di cui è responsabile, ma deve conoscere bene il prodotto.

Di seguito stiliamo un elenco dei principali compiti di un project manager (UNI 11648:2022):

  • pianificazione (delle attività), programmazione (dei processi) e organizzazione (efficientemente ed efficacemente delle risorse umane disponibili);
  • team building (costruire una squadra) favorendo la comunicazione e l’affiatamento delle risorse umane;
  • monitorarne lo svolgimento dei processi e delle attività;
  • eseguire dei processi di controllo riportando allo steering committee (comitato direttivo) lo stato di avanzamento dei lavori e le stime di conclusione, anticipando eventuali esigenze di interventi particolari o di revisioni contrattuali mettendo in atto, insieme allo “steering committee” (comitato direttivo), le decisioni intraprese;
  • prendere tutte le iniziative volte a prevenire i rischi;
  • mantenere i contatti con gli utenti di riferimento e gli utenti finali pianificandone il coinvolgimento nelle varie attività del progetto;
  • produrre la documentazione di sua competenza e supervisionare quella prodotta dal team di progetto;
  • controllare la qualità dei prodotti parziali ed assicurarsi che gli standard di qualità adottati siano rispettati;
  • provvedere alla contabilizzazione delle risorse per conto della sua azienda di appartenenza (il fornitore) e dopo la chiusura del progetto, provvedere alle attività di riepilogo;
  • avere sempre un’attenzione particolare al miglioramento dei processi produttivi del progetto.

Come per le altre discipline del management sono presenti vari esami di certificazione sul project management che attestano, a seguito di un esame, il possesso di conoscenze di project management secondo i contenuti e gli standard di riferimento definiti dall’ente che le rilascia; tra le più note sono:

  • PMI (Project Management Institute);
  • IPMA (International Project Management Certifications);
  • PRINCE2 (PRojects IN Controlled Environments);
  • PMP (Project Management Professional);
  • ISIPM (Istituto Italiano di Project Management);
  • ASSIREP (Associazione Italiana Ruoli E Professioni di Project Management);
  • EPM (European Project Management).

Tali certificazioni non vanno però confuse con quelle relative alla professione del project manager che, in Italia. viene definita come un’attività professionale “non organizzate in Ordini e Collegi” (legge n. 4 del 2013).

Le associazioni professionali ASSIREP (ASSociazione Italiana Ruoli E Professioni di project management), ISIPM Professioni (IStituto Italiano di Project Management) sono iscritte in uno specifico elenco pubblicato dal MiSE (Ministero dello sviluppo economico) e possano rilasciare ai propri associati una attestazione di qualità e di qualificazione dei servizi professionali e con la specifica norma UNI 11648:2022 (Attività professionali non regolamentate - Project Manager - Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità) è consentita la certificazione “di terza parte” (rilasciata da Organismi accreditati da Accredia) che attesti la conformità ai requisiti secondo la normativa emessa UNI (Ente Italiano di Normazione).

Chi consegue la certificazione “di terza parte” viene inserito in uno specifico registro e, in base agli accordi europei di mutuo riconoscimento, può richiedere l’inserimento in analoghi Registri degli altri paesi UE (Unione Europea).