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Keyword

Parola chiave

Sono termini e locuzioni (frasi) utilizzate nei testi per classificare il contenuto di un documento cartaceo e/o digitale (l’ambito digitale spazia dalle pagine web hai documenti testuali o di calcolo ad esempio come i PDF, word, excel, ecc.).

Il base al contesto di utilizzo può assumere funzioni differenti, ad esempio:

  • nel computing (informatica):
    • index term (termine indice, termine di soggetto, titolo di soggetto, descrittore o parola chiave): provengono da un vocabolario controllato (record bibliografici) o essere assegnati liberamente, sono costituiti da una parola, una frase o un termine alfanumerico e vengono creati analizzando il documento manualmente con l’indicizzazione del soggetto, automaticamente con l’indicizzazione automatica o con metodi più sofisticati di estrazione delle parole chiave;
    • keyword (termini di ricerca): sono parole che vengono identificate per consentire all’autore del contenuto (cartaceo e/o digitale) di qualificare la sua opera (contenuto) per esser poi qualificata da un “SEI” (Search Engine Indexing). il livello di qualificazione esprime la qualità dei termini di indice (forniti sia dall’indicizzatore che dall’autore) ed è d’interesse per il recupero delle informazioni in fase di ricerca.
    • reserved word (parola riservata o identificatore riservato): può essere utilizzata come identificatore (token lessicale chiamato anche simbolo) come, ad esempio, il nome di una variabile (ad esempio “if” che in linguaggio informatico è una parola riservata mentre in altri ambiti non lo è), una funzione o un’etichetta;
  • nella linguistica:
    • keyword (termine linguistico): nella “linguistica dei corpus“ (la linguistica dei corpora è un metodo empirico per lo studio della lingua attraverso un corpus di testo) consente di verificare, con la statistica (ad esempio log-lineare o chi-quadrato), quante volte viene utilizzata quella parola nel testo confrontando le frequenze delle parole nel testo con le loro frequenze attese derivate in un corpus molto più ampio, che funge da riferimento per l’uso linguistico generale e questo processo di analisi permette di determinare la qualità di quanto una parola o una frase siano fattori “chiave nel loro contesto;
    • buzzword (parola d’ordine): è una parola o una frase (nuova o già esistente) popolare in un determinato periodo di tempo, spesso derivano da termini tecnici e parte del significato tecnico originale (ad esempio sinergia, verticale, dinamico, cyber, strategia, ecc.) viene rimosso attraverso l’uso (spesso sono utilizzate per impressionare gli altri in modo gergale, come acronimo o neologismo) in altre situazioni mantengono il vero significato perché sono utilizzate nei contesti corretti (ad esempio intelligenza artificiale);
    • trigger word (termini psicologici scatenanti): sono termini che, volontariamente o involontariamente, causano uno stimolo psicologico che induce l’ascoltatore a ricordare un evento del passato (che a sua volta riconduce l’ascoltatore a vivere o rivivere una situazione di trauma, stress, promemoria, panico, ecc.) o all’innescare una reazione (positiva o negativa).

I record bibliografici sono parte integrante del controllo bibliografico, che è la funzione tramite cui le biblioteche raccolgono, organizzano e distribuiscono i documenti. Sono utilizzati come parole chiave per recuperare i documenti in un sistema informativo, ad esempio un catalogo o un motore di ricerca.

Le parole chiave dell’autore sono parte integrante della letteratura in quanto molte riviste e database forniscono l’accesso ai termini di indice creati dagli autori dei rispettivi articoli.

Le buzzword (parola d’ordine) aziendali vengono utilizzate come scorciatoia dalle persone informate del contesto per comunicare fra di loro (ad esempio dire “vediamo il piano di comunicazione chiamato Z per il progetto X dì Y” risulta chiaro ma difficile all’ascolto mentre dire “vediamo Z” è diverso).

Nel WWW (World Wide Web) sono memorizzate in un SEI (Search Engine Indexing) ovvero indicizzate dai motori di ricerca che le analizza, le archivia per facilitare il recupero dei dati e delle informazioni ad esse associate; una forma popolare di parole chiave sono i tag (letteralmente targhetta, cartellino), che sono direttamente visibili e possono essere assegnati da non esperti.

Per l’utilizzo nel WWW (World Wide Web) è importante creare un sistema di monitoraggio utilizzando delle metriche KPI (Key Performance Indicators) per determinarne, ad esempio:

  • il volume di ricerca (search volume): è il numero medio di volte in cui una parola chiave viene cercata al mese;
  • il KD (Keyword Difficult): indica quanto sarebbe difficile comparire nella prima pagina dei risultati di ricerca (ad esempio di Google) per una determinata parola chiave;
  • l’intento di ricerca (search intent): è lo scopo della query di ricerca di un utente e consente, anche se non è una vera metrica, di capire che contenuto pubblicare per andare incontro alle esigenze dell’utente che la digita. Le aree di intento si dividono per i seguenti scopi:
    • Informativo: gli utenti cercano informazioni o risposte a domande;
    • Navigational: gli utenti intendono trovare un sito web o una pagina specifica;
    • Commerciale: gli utenti stanno ricercando prodotti o servizi con l’intento di effettuare un acquisto in futuro;
    • Transazionale: gli utenti sono pronti a effettuare un acquisto o a completare una transazione;
  • la tendenza di ricerca (search trend): l’andamento delle ricerche mostra come la popolarità di una parola chiave è cambiata nel tempo;
  • il CPC (Cost per Click): indica quanto costa gli inserzionisti, per ogni clic sui loro annunci, una parola chiave specifica;
  • le funzionalità SERPs (Search Engine Results Pages): sono elementi speciali che compaiono nelle pagine dei “risultati dei motori di ricerca” oltre ai normali risultati organici e le più comuni sono:
    • frammenti in evidenza (featured snippets): si tratta di brevi risposte o riepiloghi che appaiono nella parte superiore della SERP;
    • PAA (People also ask): una casella contenente domande correlate e risposte espandibili che emergono dai risultati consigliati sulla base dell’intento;
    • pacchetto locale (local pack): è una mappa e/o un elenco di attività commerciali locali pertinenti alla query di ricerca;
    • pannello di conoscenza (knowledge panel): è una casella informativa che appare sul lato destro della SERP per determinate ricerche basate su entità.