Fondi pensione
È uno strumento tecnico del sistema pensionistico privato in Italia e consente ai lavoratori una pensione complementare a quella che spetterebbe dagli enti previdenziali obbligatori (previdenza di primo pilastro del sistema pensionistico pubblico).
Tramite questi fondi pensione complementari il lavoratore accantona una quota dei propri guadagni (realizzati durante la vita lavorativa) allo scopo di garantirsi pensione integrativa rispetto a quelle erogate dagli enti previdenziali obbligatori (prestazioni pensionistiche aggiuntive).
Si distinguono dagli enti previdenziali perché questi vengono determinati dalle leggi dello Stato mentre i fondi pensione complementari sono regolati dal diritto privato che regola i rapporti giuridici tra i fondi stessi e gli aderenti a vario titolo (natura volontaria).
I fondi pensione complementari hanno una gestione finanziaria che segue il principio della capitalizzazione integrale dei versamenti con il rischio economico a carico degli aderenti per cui l’ammontare delle prestazioni previdenziali dipenderà dai contributi versati nel periodo di permanenza nel fondo e dal rendimento ottenuto dall’investimento del patrimonio.
Le fonti di finanziamento dei fondi pensione si differenziano a seconda della tipologia di aderente (lavoratore dipendente, lavoratore autonomo e soggetti differenti dalle prime due tipologie) e nel caso dei lavoratori dipendenti le fonti contributive sono rappresentate da:
- contribuzione del lavoratore;
- contribuzione del datore di lavoro (o committente)
- TFR (Trattamento di Fine Rapporto).
Le risorse raccolte dai fondi pensione vengono investite nei mercati finanziari e il fondo non è tenuto in questo senso a fare investimenti che tutelino il capitale, garantendo un interesse positivo, per quanto basso, come titoli di Stato oppure obbligazioni.
La prestazione tipica di un fondo pensione è l’erogazione di una rendita vitalizia (pensione) all’iscritto a partire dal momento del pensionamento calcolata al momento dell’erogazione e pagata finché l’aderente è in vita, a prescindere dall’eventuale esaurimento del capitale.