Tasso annuo di capitalizzazione
Fu introdotto con la Riforma Dini (1995) sul sistema pensionistico italiano e prevedeva l’introduzione del sistema di calcolo contributivo (l’importo della pensione sulla base della somma di tutti i contributi versati nella vita lavorativa - montante).
Il tasso annuo di capitalizzazione è dato dalla variazione media quinquennale, precedente l’anno da rivalutare, del PIL (Prodotto Interno Lordo) nominale calcolato dall’ISTAT (Istituto di STATistica).
Questo metodo dovrebbe garantire la sostenibilità del sistema pensionistico negli scenari futuri previdenziali, connotato da squilibri demografici e tassi ridotti di sviluppo economico.
Per un susseguirsi di situazioni il Governo stabilì (decreto legge 65/2015) che nel caso in cui il tasso fosse negativo debba essere applicato un tasso pari ad 1 per azzerare la perdita ed effettuando il recupero nelle rivalutazioni successive.