Saldo e stralcio
Rappresenta un’agevolazione, di norma, sulle cartelle esattoriali che permette ai contribuenti, in grave e comprovata difficoltà economica, una riduzione delle pretese (somme dovute).
Per procedere con il saldo e stralcio deve sussistere, tra debitore e creditore, un accordo (sostituisce il contratto originario che legava le parti, e rappresenta un vincolo) dove viene stabilita la somma da stralciare, la modalità di pagamento (bonifico bancario, bollettini postali ecc.) e la durata dell’accordo.
Questo accordo non ha valore novativo (se il debitore non dovesse rispettare l’accordo, il creditore può far rivivere il debito originario e il debitore si troverebbe a dover pagare il debito iniziale) del credito originario.
È possibile stralciare tutti quei debiti che derivano da:
- Prestiti personali contratti con finanziarie (ad esempio Findomestic, Compass, Agos, Younited, ecc.) o banche (ad esempio Unicredit, Intesa San Paolo, Monte dei Paschi, BNP Paribas, ecc.);
- Debiti con fornitori;
- Carte di credito (tipicamente le carte con un piano di revolving);
- Debiti tra due soggetti privati.
Non è possibile stralciare tutti quei debiti che derivano da:
- Rapporto di lavoro;
- TFR (Trattamento di Fine Rapporto);
- Debiti contratti con la pubblica amministrazione.
Il metodo del saldo e straccio prevede la segnalazione alla centrale dei rischi; questa condizione consente alla banca di segnalare lo stato di sofferenza (sofferenza bancaria) cioè quando si verifica l’impossibilità, da parte della banca o dell’istituto di credito che ha concesso quel credito, il recupero della pretesa (somme dovute).
Il metodo del saldo e stralcio è valido anche per le cartelle di pagamento (cartelle esattoriali) come misura fiscale tra il contribuente e il fisco che gli consente di recuperare, tramite una rateizzazione, l’importo.
In questo caso il metodo del saldo e stralcio è fortemente legato alla legge di bilancio (strumento con il quale viene approvato il bilancio dello Stato per l’anno successivo - art. 81 della Costituzione) perché rientra in quelle manovre economiche che necessitano di una copertura finanziaria in quanto l’eventuale Δ (il totale da incassare meno il preventivato incasso) derivato corrisponderà ad una perdita per l’erario.
Nel caso in cui il metodo viene finanziato ogni debitore potrà dilazionare il proprio debito (la somma viene stabilità dai parametri fiscali decisi nella legge di bilancio) versando al creditore (lo Stato) le rate pattuite a tacitazione definitiva e a saldo e stralcio di ogni pretesa (laddove il debitore rispetti il contenuto dell’accordo, il creditore non avrà più nulla a pretendere da lui e il debito si considererà estinto).