Bilancio pubblico
Bilancio dello Stato
È un documento contabile (art. 81 della Costituzione) dove vengono riportate le entrate (imposizione fiscale), tasse e redditi derivanti di giochi pubblici (lotterie e concessioni) e le uscite dell’amministrazione di uno Stato (spesa pubblica) relative ad un determinato periodo di tempo ovvero i cosiddetti conti pubblici.
Deve essere presentato alle camere (Senato e Parlamento) entro il 20 ottobre e approvato entro il 31 dicembre di ogni anno.
Il documento segue i principi di:
- competenza: indica l’ammontare delle spese che lo Stato prevede di dover pagare e delle entrate che prevede di poter riscuotere nell’anno di riferimento (nascita dell’obbligazione);
- cassa: indica invece le spese che effettivamente verranno liquidate e le entrate che effettivamente saranno incassate (adempimento dell’obbligazione).
Il bilancio ha le seguenti funzioni:
- contabile: permette di conoscere la situazione contabile dell’ente e di regolarne l’attività futura;
- economica (strumento di programmazione): permette di valutare gli effetti dell’attività finanziaria sui vari aspetti della vita economico-sociale e di orientare gli interventi di politica economica verso gli obiettivi desiderati;
- garanzia: assume una funzione di garanzia per i cittadini nei confronti dell’amministratore pubblico che deve rispettare le voci e le cifre esposte in bilancio;
- giuridica: l’approvazione lo trasforma in un atto giuridico di autorizzazione, senza o contro il quale gli organi del potere esecutivo non possono gestire la spesa pubblica né riscuotere le entrate;
- politica (rapporto governo e parlamento): è utile per vedere quali siano le sue reali intenzioni politiche.