Autotutela
È un procedimento legale utilizzato direttamente dall’utente per correggere un errore senza la tutela di un avvocato e rientra tra gli strumenti deflativi.
Questo procedimento di tutela viene utilizzato nel caso in cui l’Ufficio dell’Agenzia che ha emanato si rende conto di aver commesso un errore e per correggerlo, in modo autonomo (d’ufficio) può annullare il proprio operato oppure può procedere su richiesta del contribuente senza attendere la decisione di un giudice.
Il contribuente può trasmettere una domanda (atto di richiesta dell’annullamento e le motivazioni della richiesta) all’Ufficio competente un’esposizione dei fatti corredati dalla documentazione a dimostrare le tesi che sostiene.
L’annullamento dell’atto illegittimo comporta automaticamente l’annullamento degli atti ad esso consequenziali e l’obbligo di restituzione delle somme riscosse sulla base degli atti annullati.
Poiché l’autotutela è per l’Amministrazione una facoltà discrezionale, la presentazione di un’istanza non sospende i termini per la presentazione del ricorso al giudice tributario. Pertanto, è necessario prestare attenzione a non far trascorrere inutilmente tali termini.