AEC
Accordi Europei di Cambio
Furono siglati per fissare i limiti di oscillazione consentiti ai cambi di mercato per alcuni Paesi dello SME (Sistema Monetario Europeo) prima che entrasse in circolazione l’euro (Germania, Francia, Italia, Spagna, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Austria, Portogallo, Danimarca, Finlandia, Repubblica d’Irlanda, Grecia e Inghilterra).
Nel periodo transitorio, in cui l’euro (€) era una moneta scritturale (utilizzata come unità di conto e mezzo di pagamento ed i pagamenti si effettuavano in euro limitatamente alle operazioni eseguite mediante accredito sul conto del creditore) è stato mantenuto il tasso di cambio fisso (±15%) delle monete con al centro l’euro (€) al posto del ECU (European Currency Unit).