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SXO

Search Experience Optimization

È un acronimo utilizzato per indicare una strategia di marketing che prevede l’evoluzione della SEO (Search Engine Optimization), che si concentra sul posizionamento tramite l’ottimizzazione dei contenuti, integrandola con gli elementi fondamentali della UX (User eXperience).

Ottimizzando l’intero percorso (dalla ricerca alla conversione), indipendentemente dalle piattaforme visitata lungo il percorso, si raggiunge l’obbiettivo di rendere più visibile il marchio offrendo la soluzione che le persone stanno cercando, sulla piattaforma giusta, al momento giusto.

Alcuni elementi fondamnetali della UX (User eXperience) per creare un’esperienza digitale che sia al contempo visibile e piacevole sono ad esempio la CLS (Cumulative Layout Shift) o “tempo di caricamento delle pagine”, la FID (First Input Delay) o la “facilità di navigazione” e la CLS (Cumulative Layout Shif) o “disponibilità di contenuti interattivi”.

Altro elemento fondamentale e fornire all’utente, non appena apre la pagina, subito la risposta che cerca con il vantaggio di migliorare l’engagement.

La SXO (Search Experience Optimizatio) deriva dalla sinergia tra SEO (Search Engine Optimization) e UX (User eXperience) e consente di valutare il conversion rate (tasso di conversione), l’engagement, l’aumento del traffico degli utenti portando, di consegenza, vantaggi per i nostri clienti, dimostrando l’efficacia del nostro approccio olistico (vedere il sistema nella sua interezza e non solo come composto da singole parti) alla presenza digitale.

Con un approccio SXO (Search Experience Optimizatio) si mira a ottimizzare la presenza di un marchio per percorsi di ricerca non lineari su più piattaforme, non solo Google, come ad esempio forum, YouTube e in qualsiasi altro posto in cui cercano informazioni, dentro e fuori dal sito web.

Per procedere con questa strategia suggerimao le seguenti **best pratice:

  1. cambiare approccio pensando che la “search intent” (intento di ricerca) è un processo di acquisizione sul “re-funnel” (quelli che effettuano delle ricerche e non ti conoscono, non sono interessati a meno che non trovano le informazioni che stanno cercando) diverso dal “marketing funnel” (ciclo d’acquisto compiuto dai consumatori dalla fase della brand awareness a quella della fidelizzazione), che viene dopo, per questo si devono isolare i “ricercatori” (segmento di pubblico in base ai loro schemi di pensiero e alle motivazioni per cui cercano qualcosa):
    • re-funnel (ricercatori);
    • marketing funnel (prospect, lead, contact, ecc.):
      • ToFu (Top of Funnel);
      • MoFu (Middle of Funnel);
      • BoFu (Bottom of the Funnel);
  2. scoprire esattamente l’intento delle loro ricerche per creare contenuti interessanti per comprendere i percorsi di ricerca che le persone attraversano prima di essere pronte ad acquistare;
  3. trovare le piattaforme alternative a Google (motore di ricerca) perché con l’introduzione della IA (Intelligenza Artificiale), come ad esempio Gemini, Siri, ChaptGPT, Meta AI e LinkedIn Ai, i ricercatori moderni utilizzeranno altre piattaforme come:
    • motori di ricerca alternativi (ad esempio Edge, Opera, Safari, Firefox, Beidu);
    • social media;
    • marketplace (ad esempio Amazon e/o Etsy);
    • merchant center (ad esempio di Google e/o Facebook);
    • forum + discussioni (ad esempio Reddit e/o Quora);
    • blog;
    • e-commerce;
  4. mappare i percorsi di ricerca comuni per avere un’idea di chi è il tuo pubblico e su quali piattaforme effettua ricerche tramite la “journey mapping” (consente all’impresa di perfezionare le proprie strategie di marketing, creando un percorso che miri a fidelizzare il cliente) utilizzata nella UX (User eXperience) che consentirà di analizzare il percorso “pre-funnel” e quali piattaforme visitano i ricercatori per ottenere le informazioni che stanno cercando;
  5. creare contenuti (considerando lo stato emotivo e psicologico dei re-funnel) per ogni piattaforma su cui le persone effettuano ricerche per proporre una soluzione che possa contribuire a risolvere i loro problemi:
    • tipi di contenuto (ad esempio video, post sui social, post di blog o landing page di siti web);
    • formati dei contenuti (ad esempio post con istruzioni, elenchi, risposte a domande o recensioni di prodotti);
    • angoli di contenuto (sono le lenti attraverso cui il tuo pubblico vede il tuo brand ad esempio come articoli di opinione o condivisione dei dati più recenti).
  6. ottimizzare le conversioni dentro e fuori il sito web (ad esempio lavorando sui “core web vitals”) con l’obiettivo di fornire un’esperienza fluida dalla ricerca alla conversione;
  7. misurare il successo, quando arriva, tramite piattaforme di dashboarding (ad esempio Google Analytics, Matomo, Clarity e/o Whatagraph):

Per la misurazione dei successi riportiamo qui di seguito uno schema che può aiutare a identificare la metrica capendo cosa misura e lo strumento utile per come tracciare (su questo argomento suggeriamo gli strumenti gratuiti di Google, Microsoft, Matomo, ecc.).

MetricaCosa misuraCome tracciare
Organic search (Traffico organico)Numero di visitatori del sito provenienti dai motori di ricercaGoogle Analytics 4
Organic traffic (Traffico organico)Il valore monetario del traffico proveniente dalla ricerca organicaGoogle Analytics 4
CTR (Click to Return)La percentuale di utenti che cliccano su un collegamento al tuo sito webGoogle Analytics 4
Referral traffic (Traffico di riferimento)Il numero di visite da altri siti webGoogle Analytics 4
Bounce rate (Frequenza di rimbalzo)La percentuale di persone che abbandonano il sito web dopo aver visitato solo una paginaGoogle Analytics 4
Dwell time (Tempo di permanenza)Tempo medio di permanenza dei visitatori su una pagina del tuo sito webGoogle Analytics 4
Pages per session (Pagine per sessione)Quante pagine visitano gli utenti del tuo sito web in una sessione mediaGoogle Analytics 4
Heatmapping (Mappatura termica)Una ripartizione visiva di dove si concentra l’attenzione dell’utente su una pagina webClarity
On-page interactions (Interazioni sulla pagina)Misurazione delle interazioni che si verificano su una pagina webGoogle Analytics 4
Goal completions (Completamento degli obiettivi)Quante azioni gli utenti hanno eseguito sul tuo sito web e che volevi che facesseroGoogle Analytics 4
Conversion rate (Tasso di conversione)Percentuale di visitatori che completano gli obiettivi o si convertono.Analisi del sito web come GA4

In base alle misurazioni che verranno effettuate è possibile procedere nel migliorare l’acquisizione di traffico (aumentare i punti di contatto con il marchio ottenendo più traffico e visualizzazioni sui contenuti), l’esperienza utente (fornire un’esperienza utente più soddisfacente, dalla ricerca alla conversione, su qualsiasi piattaforma pertinente alla tua attività), le conversioni (aumentare il potenziale di conversione utilizzando più funzionalità native sulle piattaforme in cui stai riscontrando una crescita della visibilità).