Costo unitario

È il valore medio di ogni singola unità prodotta ed è dato dalla divisione fra costo totale e quantità di merce.

Prima di procedere con un esempio tabellare sul determinare il costo unitario ricordiamo che il CT (Costo Totale) è dato dalla somma dei CF (Costi Fissi), che rappresentano tutti i fattori di produzione nel breve periodo e non possono essere modificati, e dei CV (Costi Variabili) che si compongono dal costo dei fattori variabili della produzione.

I concetti di “variabile” e “fisso” si riferiscono non al fattore tempo (breve, in cui non tutti i fattori possono essere modificati, e lungo periodo, in cui tutti i fattori produttivi possono essere modificati) ma al variare della quantità prodotta di conseguenza, non esistono costi fissi nel lungo periodo dato che non esistono fattori non modificabili.

Per comodità per i fattori variabili useremo il termine “lavoro” per tutti quei fattori che devono variare per cambiare la produzione nel breve periodo e il termine “capitale” per tutti quei fattori fissi.

Per tornare al costo unitario su livello di quantità da produrre è possibile indicare, oltre al CT (Costo Totale), al CF (Costo Fisso) e al CV (Coste Variabile) anche i rispettivi:

• CTU (Costo Totale Unitario): si determina dividendo il “costo totale” per la “quantità prodotta”;
• CFU (Costo Fisso Unitario): si determina dividendo il “costo fisso” per la “quantità prodotta”;
• CVU (Costo Variabile Unitario): si determina dividendo il “costo variabile” per la “quantità prodotta”.

Infine, il costo marginale è dato dal costo aggiuntivo necessario per la produzione di una ulteriore unità di prodotto.

Volendo tabellare un esempio sui costi abbiamo:

Volendo costruire una formula di esempio abbiamo:

CT = (CF - CV)

CTU = (CT / Q)

CFU = (CF / Q)

CVU = (CV / Q)