Capitale
È un termine che ha diverse accezioni:
- in finanza e in ragioneria: il termine fa riferimento alla ricchezza finanziaria;
- in economia: il termine fa riferimento al valore dei beni destinati alla produzione.
Il capitale può essere composto da un oggetto fisico (strumenti, edifici e veicoli che vengono utilizzati nel processo produttivo), da un oggetto non fisico (investimenti per l’aumento della conoscenza e l’educazione) e dall’intelletto che produce nuovi diritti di proprietà intellettuale.
Classificazioni del capitale che sono state usate in varie teorie economiche includono:
- Capitale finanziario;
- Capitale naturale;
- Capitale infrastrutturale;
- Capitale manifatturiero;
- Capitale umano che si compone in:
Nella valutazione aziendale abbiamo:
- Capitale economico;
- Capitale di funzionamento;
- Capitale di liquidazione.
Un’altra importante distinzione del concetto di capitale è la locuzione di capitale fisso (parte dei beni durevoli che costituiscono una fonte redditizia nello svolgimento di un’attività produttiva) in cui rientrano tutti gli investimenti che hanno un orizzonte temporale lungo per il loro recupero (capitali che avranno il corrispettivo ricavo oltre l’anno).
A differenza del capitale circolante (ad esempio le materie prime, i lubrificanti e i combustibili, nonché i lavoratori), dove tutti i beni sono a fecondità semplice (sono beni che concorrono alla formazione del costo del prodotto per tutto il loro ammontare entro l’anno) che vedranno il corrispettivo ricavo in un orizzonte temporale breve in quanto concorrono alla formazione del costo del prodotto per tutto il loro ammontare, il capitale fisso è composto da tutti quei beni a fecondità ripetuta (ad esempio gli impianti e i macchinari) che vedranno il corrispettivo ricavo in un orizzonte temporale lungo perché il loro utilizzo concorre alla formazione del prodotto e/o servizio solo per una determinata parte del loro costo (ammortamento).